Non mi ero mai sentito così in vita mia.
Avevo bisogno di guardare sempre le videocassette da dentro il buco del letto a castello.
Poi quando ho visto gente dentro i carrelli
quando mi sono tagliato la testa con le schegge di legna.
Si ha sempre paura prima di guardare un film.
Si ha sempre paura di guardarlo sdraiati sul parquet oppure zitti sul divano
o dentro al cinema.
A 10 anni andai al festival di venezia
mio padre aveva scritto la sceneggiatura di un corto dal nome “il lento”.
Il cortometraggio prima di un anarchico,parlava di circo.
di una donna cannone.
Poi ho avuto un erezione dentro il cinema.
Si vede la faccia di una donna godere.
Godere dentro uno schermo, godeva dentro uno schermo.
Poi ho camminato su un tappeto rosso.
Dormivamo a padova.
A torgnon in valle d’aosta la città odora di salame.
Lì non avevo la televisione,
mi ero fatto un occhio nero a palle di neve.
Un uomo grande mi aveva colpito.
Ma quella donna nello schermo
che gemeva.
Il film non fu applaudito.
“il lento” sì.
Il regista amico di mio padre ringraziò tutti tranne me.
Dentro di me piansi. Volevo essere quella donna.
Ora che ho cambiato sesso
mi trovo dentro dei vestiti femminili.
Quando ho visto il signore degli anelli
e ho visto priscilla elfo,
ho capito che la trasformazione
è godere e che godere non è che una pornografia vera.
Inserito con la maschera di Tandoori Mazzanti, la proprietà intellettuale appartiene, pertinentemente a questo pezzo, a Federico Hallenbeck.
Rispondi