“La difficile primavera del 1988. Con il pretesto del controllo delle droghe stati polizieschi oppressivi sono stati messi su in tutto il mondo occidentale. La programmazione precisa del pensiero emozione e impressioni sensoriali apparenti secondo la tecnologia descritta nel bollettino 2332 mette gli stati polizieschi in grado di mantenere una facciata democratica dietro alla quale denunziano a gran voce come criminali tutti quelli che si oppongono alla macchina di controllo. Eserciti underground operano nelle grandi città disturbando la polizia con informazioni false attraverso telefonate e lettere anonime. Poliziotti con le pistole in pugno irrompono alla cena del senatore una cena specialissima che dovrebbe anche concludere una dolce storia di residuati aerei.
Trasmettiamo falsi allarmi sulle onde corte della polizia dirigendo le auto della polizia verso delitti e disordini inesistenti il che ci consente di colpire in qualche altra parte. Squadre di finti poliziotti perquisiscono e picchiano la cittadinanza. Finti operai mettono sossopra le strade, sfasciano le condutture dell’acqua, tagliano i cavi dell’alta tensione. Installazioni infra-sonore mettono fuori servizio tutti i sistemi d’allarme della città. Il nostro obiettivo è il caos totale. Malgrado i diversi scopi e formazioni dei suoi membri costituenti l’underground è d’accordo sugli obiettivi base. Intendiamo marciare contro la macchina della polizia dappertutto. Intendiamo distruggere la macchina della polizia e tutti i suoi archivi. Intendiamo distruggere tutti i sistemi verbali dogmatici. La cellula familiare e le sue cancerose espansioni in tribù, paesi, nazioni noi le sradicheremo alle sue radici vegetali.”
“Quindici anni fa sognai di aver preso con la canna da pesca un gatto bianco. Per una qualche ragione stavo poi per ributtarlo via, ma si strofinava contro di me, miagolando pietosamente. Da quando ho adottato questo certosino castrato, i sogni coi gatti sono vividi e frequenti. Spesso sogno che un felino piuttosto grosso è saltato sul mio letto. Naturalmente qualche volta il castrato certosino salta davvero sul letto e mi si strofina addosso facendo le fusa così forte da non lasciarmi dormire”.
“La varietà più semplice di nastro tagliato può essere prodotta con una sola macchina così registrate un testo qualsiasi riavvolgete fino all’inizio adesso andate avanti a intervalli arbitrari fermate la macchina e registrate un breve testo avvolgete in avanti fermate registrate dove avete registrato le parole sono spazzate via e sostituite con parole nuove fatelo più volte creando giustapposizioni arbitrarie noterete i tagli arbitrari sono appropriati in molti casi e il vostro nastro tagliato ha senso sorprendentemente i nastri possono essere buffissimi ma comunque sia in qualsiasi momento decidiate di fermarvi registrare riavvolgere andare avanti o spazzare via state commettendo un crimine contro il pensiero predigerito e predeterminato e sicuramente trasgredite ai diktat del vostro io più dispotico anche a costo di sbagliare.”
Sbagliate, io vi prego, sbagliate, che chi fa tutto bene è un miserabile.
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